Chi siamo

L’associazione culturale Le Maree nasce nel 1995 con sede nella città di Brescia (Italia), dal 2009 a Salò. La sua costituzione è il risultato di un precedente lavoro di ricerca e sperimentazione in ambito teatrale, con particolare attenzione alla dimensione creativa propria del laboratorio sperimentale, vissuto come grande opportunità d’incontro, di scambio e di invenzione.
I giovani rappresentano la linfa vitale di questo entusiasmante progetto. La ricerca, dunque, caratterizza intenti, progetti e finalità del contenitore Le Maree, una ricerca che si sviluppa nel rispetto della più antica tradizione del teatro greco, per prodursi entro una nuova dimensione, nuove forme comunicative ed espressive, contestualizzando le varie tematiche e suggestioni con particolare attenzione all’individuo e alla società del nostro tempo. L’intento è quello di recuperare e valorizzare l’inestimabile bagaglio artistico, culturale e pedagogico del teatro antico in un contesto attuale e moderno entro l’invenzione di nuove forme comunicative.
La sperimentazione prende forma nella realizzazione scenica dei testi del drammaturgo e regista Aldo Parolini. La visione si amplifica grazie a preziose collaborazioni con musicisti, compositori, danzatrici, coreografi, poeti, fotografi, pittori… Artisti di varie nazionalità, come Spagna, Germania,Senegal, ecc.
Dando vita a esperienze artistiche formative e innovative.
Il senso profondo è quello di riuscire a vedere e vivere la ricerca come un possibile punto di arrivo, per rivelarsi poi, come nuovo punto di partenza.
Grazie all’associazione culturale Le Maree, si realizzano progetti con enti pubblici, comuni, biblioteche e associazioni attive sul territorio, con il particolare scopo di offrire ai giovani strumenti opportuni per scoprire la loro propria creatività e sfuggire così a condizioni di devastante disagio come la droga, l’alcool e la diffusa violenza. In effetti, il tema della non-violenza, del rispetto e della fratellanza sono costanti ritenute inviolabili, per un teatro che vuole ancora essere vivo strumento di formazione culturale, etica e artistica, per il bene dell’individuo e della società.
Il bisogno di creare un teatro che si affidi alla comunicazione di elementi altamente simbolici, nel recupero di dimensioni ancestrali che riconducono alla natura, agli elementi primordiali, all’essenza comune a tutti gli esseri umani, a prescindere dalle proprie origini geografiche, etniche e culturali.
Emerge una dimensione simbolica, ricca di particolari valenze umanistiche ed artistiche, che nel simbolo e al simbolo tendono, come strumento di espressione e comunicazione vitale.
La ricerca si estende per plasmarsi entro un ‘teatro totale’ che si affida ai vari elementi di peculiare comunicazione artistica, quali sono la musica, la danza, l’immagine intesa come dimensione pittorica rivelata da uno studio particolare delle luci e delle ombre.
Elementi in continua e dinamica interazione, volti a comporsi nella sintesi della creazione teatrale.
Così la parola, nella traccia di una ricerca poetica, entro percorsi in continuo divenire, si rende suono, musica, gesto, danza… Immagine viva.

Nessun commento: